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tutto ciò che devi sapere sull’inflazione: cause,effetti e come proteggersi

    L’inflazione è un termine che sentiamo spesso in questi giorni, o per meglio dire, sempre più spesso soprattutto a partire dal 2022. Non a tutti è così chiaro che cosa sia, quali meccanismi la determinano e come possa influenzare le loro vite. In questo articolo, esploreremo l’inflazione, le sue cause e i modi in cui è correlata all’economia e la vita quotidiana delle persone. Iniziamo con la definizione di base.

    Cos’è l’inflazione?

    In termini semplici, si tratta dell’aumento del prezzo medio dei beni e servizi in una determinata area geografica. Anche se può essere calcolata mensilmente, solitamente è riferita su base annua. L’inflazione può essere causata da diversi fattori, spesso associati ad aumento della domanda rispetto all’offerta di beni o servizi, oppure aumento dei costi di produzione. In altri casi, l’inflazione può essere causata da una diminuzione del valore della valuta. Anche nel caso dell’ Europa, dove per tutte le Nazioni facenti parte della Comunità Europea adottano la stessa moneta. Basti pensare alle importazioni di materie prime da altri continenti, dove gli acquisti subiscono variazioni sulla base del cambio Euro/Dollaro.

    inflazione come influenza l'economia - finanza personale

    Come si calcola l’inflazione

    L’inflazione viene misurata utilizzando un indicatore chiamato indice dei prezzi al consumo (Consumer Price Index o CPI). L’indice dei prezzi al consumo misura i cambiamenti di prezzo dei beni e dei servizi acquistati dalle famiglie. Il CPI viene calcolato confrontando i prezzi dei beni e servizi in un determinato periodo rapportato ai prezzi di un periodo precedente (mensile o annuale). Il tasso di inflazione viene quindi espresso come la percentuale di aumento dei prezzi rispetto al periodo di riferimento precedente.

    Quali sono le cause

    L’inflazione può essere causata da diversi fattori, tra cui:

    • Aumento dei costi di produzione: se i costi di produzione aumentano, le aziende possono decidere di aumentare i prezzi per mantenere i propri profitti. Se il prezzo del petrolio aumenta, il costo di produzione dei prodotti petroliferi può aumentare, portando a un aumento dei prezzi dei beni correlati. Per un effetto a cascata, essendo correlato alla distribuzione dei prodotti, esso si ripercuote anche su prodotti apparentemente estranei al petrolio. Lo stesso concetto si applica naturalmente a tutti i servizi energetici, ma anche alle materie prime in generale.
    • Aumento della domanda: se la domanda di beni e servizi supera l’offerta, si determina una scarsità o una minore disponibilità, pertanto i prezzi possono aumentare. Questo può essere causato da diversi fattori, tra cui un aumento della popolazione, un aumento del reddito e una maggiore disponibilità di credito. La maggior disponibilità di denaro per le persone tendenzialmente determina una maggiore propensione all’acquisto.
    • Politiche monetarie: le politiche monetarie adottate dalle banche centrali possono influenzare l’inflazione. Ad esempio, se la banca centrale europea aumenta i tassi di interesse, i prestiti diventano più costosi, riducendo la domanda e limitando l’inflazione.

    Effetti dell’inflazione sull’economia e sulla vita quotidiana

    L’inflazione può influenzare l’economia e la vita quotidiana delle persone in molti modi. Ecco alcuni esempi:

    • Reddito reale: l’inflazione può ridurre il potere d’acquisto del reddito reale. Ad esempio, se i prezzi aumentano del 5% e il reddito aumenta solo del 3%, il potere d’acquisto del reddito diminuirà per differenza.
    • Risparmio: l’inflazione può ridurre il valore del risparmio. Ad esempio, se l’inflazione è del 2% e il tasso di interesse sui depositi bancari è 0,5%. Il tasso di inflazione può subire sensibili oscillazioni durante un singolo anno.

    Ipotizziamo una situazione in cui il tasso di interesse sia costante al 4% fisso per un periodo di 5 anni. In questa condizione esso andrà inevitabilmente ad intaccare i nostri risparmi per una misura del 20% nei 5 anni. Se disponiamo di 10.000€ depositati un conto bancario (che solitamente ha un tasso di interesse nullo), in 5 anni, perderemo il 20% del potere d’acquisto. Anno per anno il valore nominale dei nostri risparmi, al netto delle spese bancarie, sarà sempre lo stesso (10.000€). Quello che subirà una sensibile diminuzione sarà il valore effettivo. La nostra capacità di spesa sarà ridotta del 20% (4% annuo x5 anni). In pratica, per acquistare la stessa quantità di beni o servizi che oggi valgono 10.000€, tra 5 anni saranno necessari 12.000€.

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    Come proteggersi

    Proteggersi dall’inflazione è un’importante strategia finanziaria. Ogni individuo ha situazioni differenti per patrimonio, reddito, obiettivi a lungo termine, abitudini di spesa, necessità; la situazione individuale è quindi del tutto soggettiva. Le strategie finanziarie possono essere pertanto molto differenti tra loro. Vediamo alcune opzioni da considerare:

    1. Investire i propri risparmi è una delle prime opportunità da valutare. Esistono tipologie di investimento più e meno rischiose. In linea di massima vale il rapporto rischio/rendimento. Più alto è il rischio di un investimento, maggiore sarà il potenziale rendimento, ma di contro sarà più alto anche il rischio di perdere gran parte o per intero il capitale. Dall’altro lato, minore è il rischio di un investimento, minore sarà il potenziale guadagno che ci si può aspettare, che però sarà supportato da maggiore sicurezza. Qualunque sia la situazione di partenza e l’attitudine al rischio personale, dovrà sempre essere effettuata una opportuna valutazione e pianificazione.
    2. per contrastare l’inflazione possono essere considerati i titoli di Stato indicizzati. E’ possibile investire in modo diversificato su più stati, ad esempio sull’intera area Europa o USA. I tassi di interesse dei titoli di Stato indicizzati all’inflazione vengono adattati all’aumento dei prezzi dei beni e servizi, quindi i guadagni saranno tendenzialmente adeguati all’andamento dell’inflazione.
    3. le azioni sono spesso considerate come un’alternativa all’investimento obbligazionario poiché possono offrire un rendimento superiore. Tuttavia comportano un rischio maggiore rispetto ai titoli di Stato, quindi è importante fare attente analisi prima di investire.
    4. Acquistare beni durevoli, oro, argento, immobiliare, terre agricole e altre commodity, spesso mantengono il loro valore durante periodi di inflazione.
    5. Ridurre i debiti come mutui o prestiti. Il valore del debito diminuirà in termini reali durante periodi di inflazione, poiché il valore del denaro diminuisce.
    6. Utilizzare per le spese di tutti i giorni servizi di pagamento con un cashback.

    conclusioni

    In generale, una combinazione di queste strategie potrebbe offrire una protezione contro l’inflazione. Tuttavia, è importante ricordare che l’inflazione è una forza economica complessa e difficile da prevedere. Quindi, consultare un professionista finanziario potrebbe essere una buona idea per ottenere ulteriori consigli e informazioni personalizzati.


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